Le Procedure di Esproprio

Procedure di Esproprio | Avvocati contro espropri

L’Apposizione del Vincolo Preordinato all’Esproprio, Guida Dettagliata

L’esproprio è un atto con cui lo Stato, o un altro ente pubblico, priva un privato della proprietà di un bene, per motivi di interesse pubblico e dietro corrispettivo. In Italia, l’esproprio è regolato dal D.P.R. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni.

Prima dell’esproprio, deve essere posto un vincolo preordinato all’esproprio. Questo vincolo è un atto amministrativo che limita la proprietà privata in vista di un futuro esproprio. Il vincolo preordinato all’esproprio è disciplinato dall’art. 10 del D.P.R. 327/2001. In alcuni casi il vincolo può essere apposto contestualmente all’approvazione del progetto comportante dichiarazione di pubblica utilità.

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Il Vincolo Preordinato all’Esproprio

Il vincolo preordinato all’esproprio costituisce una prenotazione del bene da parte della pubblica amministrazione. Tale vincolo in qualche modo limita la proprietà privata, in vista di un futuro esproprio, infatti eventuali modifiche e miglioramenti del bene effettuati dal proprietario dopo l’imposizione del vincolo, non vengono considerati ai fini della successiva determinazione dell’indennità di espropriazione.

Il vincolo preordinato all’esproprio viene apposto dall’ente che intende espropriare, e deve essere motivato da un interesse pubblico. L’interesse pubblico può essere, ad esempio, la costruzione di una strada, di un ospedale, o di un altro servizio pubblico.

Le Fasi del Vincolo Preordinato all’Esproprio

L’apposizione del preordinato all’esproprio si articola in diverse fasi. Preliminarmente l’ente deve inviare ai proprietari una comunicazione di avvio del procedimento. Tale comunicazione, tuttavia è offerta solo in forma pubblica, mediante pubblicazione sull’albo pretorio e su un quotidiano locale, tutte le volte in cui il numero degli interessati sia superiore a 50.

Il proprietario ha diritto di presentare delle osservazioni, che l’ente deve valutare.

Infine, se l’ente decide di confermare il vincolo, deve adottare una idonea delibera. A questo punto, il vincolo diventa definitivo.

Il vincolo ha una durata di 5 anni. Se entro tale termine non viene approvato un progetto comportante dichiarazione di pubblica utilità, il vincolo decade e il proprietario ha diritto a chiedere la cancellazione del vincolo dalla sua proprietà.

Tuttavia prima del decorso dei 5 anni l’ente può decidere di rinnovare il vincolo.

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Il Risarcimento in caso di rinnovazione del vincolo preordinato all’esproprio

La rinnovazione del vincolo deve essere particolarmente motivata ad opera del proprietario e dà diritto ad un indennizzo in favore del proprietario. Tale indennizzo deve essere specificatamente richiesto ed il proprietario ha l’onere di dimostrare il valore del pregiudizio economico subito, in quanto la legge non offre criteri automatici di calcolo.

In conclusione, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio è un passaggio fondamentale nel processo di esproprio. Esso garantisce che l’ente possa realizzare l’opera pubblica, pur rispettando i diritti del proprietario privato.

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Spesso la notizia di un’espropriazione per pubblica utilità arriva in modo improvviso. Il più delle volte infatti, le comunicazioni preliminari vengono fatte dall’ente espropriante solo mediante la pubblicazione di notizie su alcuni giornali, e quindi l’espropriato ne resta all’oscuro.
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