Non fidarti degli enti esproprianti... fanno sempre i loro interessi. Non perdere fiducia... insieme
possiamo difenderti.
E con noi è più semplice di quello che pensi
Comune di Rimini. Ente espropriante Autostrade per l’Italia spa. Indennità proposta euro 0. Indennità definitiva 81.000 euro. L’area oggetto di esproprio era un’area data in concessione onerosa per 90 anni dal Comune di Rimini a una società sportiva. Autostrade per l’Italia sosteneva che non essendo l’area di proprietà della società ma del Comune, in base ad una convenzione tra Autostrade e Comune, nessuna indennità fosse dovuta. Con ricorso in Corte di Appello si riusciva ad ottenere una indennità definitiva di 81.000 che ha valutato il valore del terreno come a servizi sportivi
Comune di Pesaro. Ente espropriante Autostrade per l’Italia spa. Indennità provvisoria proposta 82.500 euro. Indennità definitiva 337.759. L’area espropriata era un’area pertinente a una abitazione parzialmente edificabile. L’ente espropriante negava ogni diritto alla svalutazione dell’abitazione e riconosceva solo parzialmente il valore dell’area edificabile. A seguito di ricorso in Corte di Appello si riusciva ad ottenere il pieno valore di mercato dei beni espropriati nonché la svalutazione dell’abitazione per peggioramento delle condizioni ambientali
Comune di Senigallia. Ente Espropriante Provincia di Ancona. Indennità provvisoria proposta euro 166.926. Indennità definitiva 438.225. La Provincia di Ancona procedeva all’esproprio di aree agricole e pertinenziali ad una abitazione per la realizzazione di una Cassa di espansione fluviale. L’esproprio determinava una grave svalutazione alla porzione residua dei terreni agricoli nonché una svalutazione dell’abitazione che veniva a trovarsi in posizione parzialmente asservita alla Cassa di espansione. A mezzo di commissione arbitrale ex art. 21 dpr 327/2001 si otteneva il piano indennizzo di quanto dovuto
Comune di Lagonegro. Ente espropriante Regione Basilicata. Indennità proposta euro 160.546. Indennità definitiva euro 501.465. La Regione Basilicata progettava la realizzazione del nuovo ospedale di Lagonegro. A tal fine prevedeva l’esproprio di una abitazione e dei terreni limitrofi. Un anno dopo aver proceduto all’immissione in possesso e aver costretto i proprietari a lasciare la loro casa, la Regione revocava il progetto e restituiva i beni ai proprietari. Per l’occupazione delle aree e dell’abitazione la Regione proponeva una indennità di euro 160.456. Con ricorso in Corte di appello si riusciva ad ottenere una indennità di euro 501.456 che ha tenuto conto anche della svalutazione dei terreni e dell’abitazione per il non uso.
Comune di Bellaria. Ente espropriante Comune di Bellaria. Indennità provvisoria euro 221.000. Indennità definitiva euro 551.800. Il Comune di Bellaria occupava un terreno edificabile per la realizzazione di una rotatoria. A seguito di commissione arbitrale si riusciva ad ottenere una importante rivalutazione del bene secondo i valori di mercato dello stesso.
Comune di Paese. Ente espropriante Comune di Paese. Indennità provvisoria euro 118. Indennità definitiva euro 8150. Il Comune espropriava una porzione di terreno pertinenziale ad una abitazione. L’esproprio però determinava danni ai sottoservizi della medesima che il Comune non voleva riconoscere. Con ricorso in Corte di Appello si otteneva il pagamento di quanto dovuto.
Città di Sant’Angelo. Ente espropriante Provincia di Pescara. Indennità proposta euro 0. Indennità definitiva 60.200. La Provincia di Pescara occupava illegittimamente un terreno edificabile. Veniva quindi avviato ricorso al Tar dell’Aquila che costringeva la Provincia di Pescara ad emettere un provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis dpr 327/2001. La fissazione dell’indennità dovuta veniva consensualmente stabilita in euro 60.200
Comune di Chiari. Ente espropriante Brebemi. Indennità provvisoria euro 0. Indennità definitiva euro 18.076. Nei lavori per la costruzione dell’Autostrada Brebemi occupava illegittimamente un terreno di proprietà privata. Veniva quindi avviato ricorso al Tar dell’Aquila che costringeva la Provincia di Pescara ad emettere un provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis dpr 327/2001. La fissazione dell’indennità dovuta veniva consensualmente stabilita in euro 18.076
Comune di Ravenna. Ente espropriante Anas. Indennità provvisoria proposta 87.900. Indennità definitiva euro 257.650. Anas spa espropriava parte del parco di una villa per la realizzazione di un nuovo collegamento stradale. A seguito di una trattativa con l’ente si riusciva ad ottenere una indennità che riconoscesse il valore del bene espropriato, dei soprassuoli arborei nonché una svalutazione della villa di proprietà.
Comune di Rimini. Ente espropriante Autostrade per l’Italia spa. Indennità proposta euro 0. Indennità definitiva 81.000 euro. L’area oggetto di esproprio era un’area data in concessione onerosa per 90 anni dal Comune di Rimini a una società sportiva. Autostrade per l’Italia sosteneva che non essendo l’area di proprietà della società ma del Comune, in base ad una convenzione tra Autostrade e Comune, nessuna indennità fosse dovuta. Con ricorso in Corte di Appello si riusciva ad ottenere una indennità definitiva di 81.000 che ha valutato il valore del terreno come a servizi sportivi
Comune di Pesaro. Ente espropriante Autostrade per l’Italia spa. Indennità provvisoria proposta 82.500 euro. Indennità definitiva 337.759. L’area espropriata era un’area pertinente a una abitazione parzialmente edificabile. L’ente espropriante negava ogni diritto alla svalutazione dell’abitazione e riconosceva solo parzialmente il valore dell’area edificabile. A seguito di ricorso in Corte di Appello si riusciva ad ottenere il pieno valore di mercato dei beni espropriati nonché la svalutazione dell’abitazione per peggioramento delle condizioni ambientali
Comune di Senigallia. Ente Espropriante Provincia di Ancona. Indennità provvisoria proposta euro 166.926. Indennità definitiva 438.225. La Provincia di Ancona procedeva all’esproprio di aree agricole e pertinenziali ad una abitazione per la realizzazione di una Cassa di espansione fluviale. L’esproprio determinava una grave svalutazione alla porzione residua dei terreni agricoli nonché una svalutazione dell’abitazione che veniva a trovarsi in posizione parzialmente asservita alla Cassa di espansione. A mezzo di commissione arbitrale ex art. 21 dpr 327/2001 si otteneva il piano indennizzo di quanto dovuto
Comune di Lagonegro. Ente espropriante Regione Basilicata. Indennità proposta euro 160.546. Indennità definitiva euro 501.465. La Regione Basilicata progettava la realizzazione del nuovo ospedale di Lagonegro. A tal fine prevedeva l’esproprio di una abitazione e dei terreni limitrofi. Un anno dopo aver proceduto all’immissione in possesso e aver costretto i proprietari a lasciare la loro casa, la Regione revocava il progetto e restituiva i beni ai proprietari. Per l’occupazione delle aree e dell’abitazione la Regione proponeva una indennità di euro 160.456. Con ricorso in Corte di appello si riusciva ad ottenere una indennità di euro 501.456 che ha tenuto conto anche della svalutazione dei terreni e dell’abitazione per il non uso.
Comune di Bellaria. Ente espropriante Comune di Bellaria. Indennità provvisoria euro 221.000. Indennità definitiva euro 551.800. Il Comune di Bellaria occupava un terreno edificabile per la realizzazione di una rotatoria. A seguito di commissione arbitrale si riusciva ad ottenere una importante rivalutazione del bene secondo i valori di mercato dello stesso.
Comune di Paese. Ente espropriante Comune di Paese. Indennità provvisoria euro 118. Indennità definitiva euro 8150. Il Comune espropriava una porzione di terreno pertinenziale ad una abitazione. L’esproprio però determinava danni ai sottoservizi della medesima che il Comune non voleva riconoscere. Con ricorso in Corte di Appello si otteneva il pagamento di quanto dovuto.
Città di Sant’Angelo. Ente espropriante Provincia di Pescara. Indennità proposta euro 0. Indennità definitiva 60.200. La Provincia di Pescara occupava illegittimamente un terreno edificabile. Veniva quindi avviato ricorso al Tar dell’Aquila che costringeva la Provincia di Pescara ad emettere un provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis dpr 327/2001. La fissazione dell’indennità dovuta veniva consensualmente stabilita in euro 60.200
Comune di Chiari. Ente espropriante Brebemi. Indennità provvisoria euro 0. Indennità definitiva euro 18.076. Nei lavori per la costruzione dell’Autostrada Brebemi occupava illegittimamente un terreno di proprietà privata. Veniva quindi avviato ricorso al Tar dell’Aquila che costringeva la Provincia di Pescara ad emettere un provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis dpr 327/2001. La fissazione dell’indennità dovuta veniva consensualmente stabilita in euro 18.076
Comune di Ravenna. Ente espropriante Anas. Indennità provvisoria proposta 87.900. Indennità definitiva euro 257.650. Anas spa espropriava parte del parco di una villa per la realizzazione di un nuovo collegamento stradale. A seguito di una trattativa con l’ente si riusciva ad ottenere una indennità che riconoscesse il valore del bene espropriato, dei soprassuoli arborei nonché una svalutazione della villa di proprietà.
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